Il menù della coppia

Non ci sono regole nelle dinamiche della coppia. La spontaneità e l’essere se stessi sono l’ingrediente della pace.

Senza autenticità non è relazione.

Anche se l’essere se stessi non è facile, visto che i traumi alterano la risposta e piccole dimenticanze diventano vortici o abissi nella comunicazione sana. E che il bagaglio di memorie emotive del sistema limbico ci potrebbero far percepire il partner come un carnefice quando è un agnellino, o una vittima da salvare quando non ce n’è proprio bisogno.

Fiumi di libri e di filosofie che a volte non si applicano più alle nuove esigenze della coppia inserita in un tessuto sociale che slitta valori morali verso l’esserci ed essere visto ad ogni costo.

Il menù del giorno proposto umilmente dalla casa, allora, è semplice come formaggio (vegano se volete) e patate con un filo d’olio:

quale virtù vuoi praticare stando con questa persona?

E cosa vuoi imparare da lei?

E anche… hai sistemato i tuoi bisogni di essere nutrito visto e protetto che avevi da picccolo: perchè l’altro non è la mamma e nemmeno il papà. E per fortuna dirai tu, sì ma non è nemmeno il padre o la madre che avresti voluto e che ti immagini,

Se nessuno ci mostra una coppia sana è un po’ difficile immaginarsela.

Per non parlare dei thetahealers che sognano il partner divino lasciando la retta via, quando anche Vianna sostiene di non focalizzarsi troppo su questo concetto.

Ed infine, come dessert ti propongo una bella pulizia dalle memorie di vittima e carnefice, uomo-donna, con una spolverata di amore per l’altro sesso e gocce di cooperazione fra partner.

Una ricetta, forse della nonna, ma che potrebbe essere, anzi lo è già la nuova moda fra i giovani.

Buona coppia,

Barbara e Michael

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